- Burro di cacao
- Zucchero
- Lecitina di soia
- Massa di cacao
La massima temperatura a cui si può portare il cioccolato fuso è di 45-50 °C: a temperature superiori i grassi in esso contenuti subiscono una alterazione (bruciatura).
Il burro di cacao e la massa di cacao determinano la percentuale totale di cacao come indicato nella confezione.
Il processo per la lavorazione della cioccolata viene detto temperaggio e i fattori che vi sono coinvolti sono
- il tempo
- la temperatura
- il movimento
Il cioccolato viene prima sciolto, a bagnomaria o a microonde, fino alla temperatura di 45 °C; successivamente viene fatto raffreddare spalmandolo su un tavolo che disperda bene il calore (marmo) e muovendolo continuamente fino a raggiungere le seguenti temperature di lavorazione:
- fondente 30-31 °C
- bianco 28-29 °C
- al latte 29-30 °C
a queste temperature il cioccolato diventa viscoso ed opaco e può essere utilizzato. Occorre attenzione a non eseguire un eccessivo movimento affinche non venga incorporata l'aria e non sia abbia una sovra-cristallizzazione (con fuoriuscita del burro di cacao).
A questo punto bastano 3-4 minuti perche il cioccolato inizi a solidificare.
Per conservarlo al meglio: temperatura 16-22 °C in ambiente asciutto e al riparo dalla luce.
Il temperaggio
Per conservarlo al meglio: temperatura 16-22 °C in ambiente asciutto e al riparo dalla luce.
Il temperaggio
La formazione delle praline
La formazione delle barrette
Elementi decorativi